#primomaggio e quell’amore per il lavoro

 

L’amore per il proprio lavoro. La passione per ciò che si fa, o per ciò che si è chiamati a fare. L’amore per le cose fatte bene che ti spinge, sottopagato, a sistemare un articolo fino a notte fonda, a pensare a una frase per intere giornate, a scrivere e correggere e postare selezionando, tra centinaia, l’immagine più capace di esprimere quell’idea, accostata a quelle parole!

Ecco cosa salva dalla disperazione di questo #primomaggio: fare comunque, fare bene, fare per amore. Lavorare, anche solo per se stessi, e per la soddisfazione di poter dire, alla fine, “Cel’ ho fatta, l’ ho fatto io”.

Sacrificio e passione: ecco di cosa consiste il lavoro. Rendere sacro ciò che si fa dando tutto se stessi. È la chiave per la rinascita del nostro Paese, ma soprattutto per la nostra rinascita.

Buon Primo Maggio e Buon Lavoro!

Noemi

#buonanotte ai miei quattro lettori

#buonanotte ai miei quattro lettori

Io sto per fare un viaggio, un sogno bellissimo. Sto per vagare lontano, immaginando mondi e creature fantastici. Lotterò con gli elfi, mi batterò al fianco degli eroi e vincerò il male. Ecco, sono già in sella al mio cavallo, mio compagno fedele, testimone di avventure. Scrivere: così si chiama il mio destriero. Indefinibile è la sua modalità di azione, pare volermi condurre al di là del tempo, in questo tempo. Il suo è un inabissarsi nell’oceano-cuore perché vi emergano relitti di parole.
Non posso attendere oltre. Non ho che la notte per prendere nota. Chi mi detta? Quell’Amore, che muove il sole, le stelle e persevera, oltre ogni logica, ad indirizzare a Lui cavallo e cavaliere.

CURIOSITA’ PER LETTRICI ROMANTICHE: EMILY BRONTE E IL SUO COGNOME… SICILIANO

L’origine del cognome delle sorelle Brontë, autrici di capolavori quali Cime Tempestose (Emily) e Jane Eyre (Charlotte) nasce da una sfrenata ammirazione che il padre delle scrittrici, Patrick Prunty o Brunty, di origini irlandesi, nutriva per l’ammiraglio Nelson.

Nelson era stato insignito del titolo di Duca di Bronte dal re Ferdinando IV delle Due Sicilie, in cambio dell’appoggio offerto al re in parecchie circostanze, contro Napoleone.

Patrick Prunty, grande ammiratore dell’Ammiraglio, decise allora di trasformare in Brontë il cognome suo e delle figlie, che risentiva  troppo delle povere origini irlandesi da cui proveniva. Così, in un documento dei primi dell’Ottocento, Patrick si firmò con il nome “Nelson’s hero”, eroe di Nelson. Nel 1806 Patrick fu ordinato pastore e nel 1812 sposò Maria Branwell. Dall’unione nacquero sei figli: Maria, Elizabeth, Emily, Charlotte, Branwell e Anne… BRONTE!